Conferenza sulle foibe

Commovente celebrazione a Gallarate. Nella Sala delle ex Scuderie Martignoni, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, si è tenuto l’annuale celebrazione del Giorno del Ricordo. Gli Istituti Vinci, ente organizzatore dell’evento, quest’anno hanno voluto portare la testimonianza del generale Gianfranco Cacciabaudo. Ancora piccolissimo, fu costretto a fuggire dalla sua terra d’Istria insieme alla famiglia, per evitare di perdere la vita. Come accadde a migliaia di altri : fascisti, antifascisti, preti, donne, militari … con la sola colpa d’essere italiani. Una tragedia che ancora pesa sulle nostre coscienze per una colpevole dimenticanza, per un assurdo silenzio che per tanti anni è stato tenuto per una cinica realpolitik. Oggi non è più così. A Gallarate, il preside Antonio Vinci ha chiesto che rendessero omaggio a quei morti e testimoniassero la loro solidarietà ai 350.000 profughi a molti rappresentanti delle istituzioni civili e militari. Così hanno preso la parola il vicesindaco, facente funzione di sindaco, Massimo Bossi; l’assessore all’istruzione e alla cultura Isabella Peroni; l’on. Marco Airaghi; l’assessore provinciale Alessandro Bonfanti, e tanti rappresentanti del mondo religioso e militare della città. Non è stata una cerimonia formale: gli alunni degli Istituti Vinci e i rappresentanti di un’altra scuola cittadina hanno ascoltato con attenzione e viva partecipazione le parole appassionate di chi ha voluto rendere omaggio a quei poveri morti. Le note dell’Inno di Mameli, ad apertura dell’evento, hanno da subito galvanizzato il pubblico dei giovani; le parole del vicepresidente del Comitato provinciale di Varese dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, dott. Morresi, hanno fatto capire l’insegnamento etico di quegli esuli "due volte italiani", per nascita e per scelta. Il preside Antonio Vinci, intervenendo più volte ha sottolineato, visibilmente commosso, cosa veramente significhi alla luce di quella tragedia il significato di "Madre Patria". La giornata si è chiusa con la lettura da parte di Alessia Banda, una delle allieve più meritevoli dell’Istituto, della preghiera per i Martiri delle Foibe, accompagnata dalle note del Nabucco di Verdi, l’ inno del profughi e degli esuli.

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